COMUNICATO STAMPA

DEL SEGRETARIO REGIONALE STEFANO MAGNONE

In settimana Regione Lombardia ha comunicato l’intenzione di chiudere quattro punti nascita per cui il Ministero della Salute non ha concesso la deroga necessaria, visti i numeri di parti sotto la soglia dei 500. Altri punti nascita appena sotto alla soglia sono stati mantenuti, almeno per il momento.

I nodi della riorganizzazione della rete ospedaliera e dei punti nascita sono venuti al pettine e costituiranno nei prossimi mesi il banco di prova per la nuova amministrazione regionale ma anche per il sindacato dei dirigenti medici e sanitari, di cui ANAAO-ASSOMED rappresenta la forza maggiore. Non possiamo certo tacere, infatti, che non si tratterà solo di razionalizzazione o, meglio, di riorganizzazione ma di molto di più.

Il volume delle prestazioni è legato alla qualità e alla sicurezza delle stesse, non è solo una questione economica: è in gioco la sicurezza dei pazienti, senza dimenticare la serenità e la sicurezza degli stessi operatori. Il sindacato non può sostenere ospedali insicuri e pazienti e operatori esposti a rischi evitabili.

Ovviamente siamo convinti che alcune zone impervie o lontane da ospedali più attrezzati potranno godere di scelte mirate quali, ad esempio per la realtà della Valle Seriana, il sacrificio di un punto nascita di medio dimensioni per salvare quello piccolo in alta valle.

In questo contesto anche il privato accreditato dovrà essere chiamato in causa, essendo parte integrante del Servizio Sanitario Regionale.

Stefano Magnone

Segretario Regionale ANAAO-ASSOMED Lombardia



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