MILANO: mobbing e contratti. Penalizzate le donne medico

Sono 41 le segnalazioni all’Ordine dei medici di cui 24 riguarda donne medico che, in procinto di essere assunte dopo anni di precariato, hanno visto il contratto promesso entrare in stand-by. Congelato, pur in presenza di una graduatoria valida se non addirittura interrotto: è il caso dei cosiddetti contratti "libero professionali", molto diffusi nella sanità lombarda (soprattutto negli ospedali privati). È la denuncia fatta dall’Ordine dei medici di Milano insieme con Carolina Pellegrini, consigliera regionale per le pari opportunità, che ha deciso di prendere in mano carta  e penna e scrivere una lettera a tutti i direttori degli ospedali regionali (sia pubblici sia privati) per richiamare l’attenzione sul rispetto della normativa. Che, sulla carta, tutela le donne in maternità, impedendone il licenziamento fino al compimento del primo anno di vita del bambino. Ma che spesso, come dimostrano le segnalazioni ricevute, viene disattesa.
Pronta una lettera per i direttori degli ospedali milanesi.

"Per cercare di inquadrare il fenomeno – dice il presidente dell’Ordine, Roberto Carlo Rossi – abbiamo deciso di creare un osservatorio ad hoc, a cui le donne medico potranno inoltrare le loro denunce". Del resto, ormai le donne superano gli uomini  a livello numerico in corsia: secondo una ricerca elaborata dal settore Giovani di Anaao Assomed a livello nazionale i camici rosa sono oltre 40mila. Tutte alle prese con un percorso a ostacoli, con mobbing in sei casi su dieci, e problemi nella vita privata (tralasciata a favore della carriera) nel 66 per cento dei casi”.

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MILANO: mobbing e contratti. Penalizzate le donne medico

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