TROISE:LETTERA APERTA AL FUTURO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E GOVERNO

DOPO 40 ANNI DALLA SUA ISTITUZIONE IL SSN VERSA IN PESSIMA SALUTE CON PROGNOSI RISERVATA

“Di fronte alle sfide epocali che stiamo vivendo (aumento dell’anzianità della popolazione, delle malattie croniche e della non autosufficienza, bassa natalità, accesso ai nuovi e costosi farmaci e dispositivi medici, crescita delle diseguaglianze con frattura netta tra Nord e Sud, tra aree interne e fasce costiere) la Sanità pubblica è in involuzione recessiva, espulsa dal radar della politica e dall’agenda dei Governi, se non come puro costo da abbattere”.

 “Noi Medici rappresentiamo il capitale umano in Sanità, la risorsa più preziosa e non sostituibile nella sua relazione di cura con il paziente. Un capitale che, però, va sempre più depauperandosi, da un punto di vista quantitativo e qualitativo, fino ad essere appena sufficiente a mantenere le attività di base e le (continue) emergenze. Se il sistema sanitario ancora regge, dopo che ne sono usciti, non sostituiti, migliaia tra Medici e dirigenti sanitari, e se il fondamentale diritto alla salute è ancora esigibile senza carta di credito, è solo perché chi è rimasto in corsia continua a dar prova di grande senso del dovere”.

“Non si salvano da questa deriva neppure le “risorse fresche”. La formazione medica è assurta a vera emergenza nazionale, per quantità e qualità, ed i giovani medici rimangono per anni in uno stato di sotto-occupazione o di precariato, professionale ed esistenziale, una condizione di disagio nel presente e di incertezza sul futuro che li spinge a cambiare Paese”.

La Lettera

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