Gentili colleghi,
abbiamo sentito l’INAIL per la questione dei certificati di infortunio legati all’assenza per il COVID-19. Sappiamo infatti che in molte aziende ci sono ancora problemi sia per fare i tamponi a chi è a casa in malattia sia per l’apertura delle pratiche di infortunio. Ci sono vari aspetti del problema, ma tutti sono estremamente importanti:
Tutti i colleghi che hanno avuto il tampone positivo DEVONO pretendere l’apertura della pratica di infortunio per l’INTERO periodo di assenza, a prescindere da quando è stato fatto il primo tampone o i due per il rientro.
Tutti i colleghi che sono stati a casa in malattia, senza tampone o con tampone negativo, ma che in seguito sono stati trovati positivi ai test sierologici attualmente in corso, DEVONO chiedere e PRETENDERE l’apertura della pratica di infortunio da parte della propria azienda. Tale infortunio deve comprendere l’intero periodo di malattia fino al rientro.
Mi raccomando la scrupolosa applicazione di questi diritti che, tramite ANAAO Lombardia, abbiamo chiarito definitivamente, almeno per noi dirigenti.
Chiedo di segnalare ogni difficoltà o disapplicazione a segr.lombardia@anaao.it
Grazie per l’attenzione.
Stefano Magnone
Segretario Regionale ANAAO-ASSOMED Lombardia