ORARIO DI LAVORO:

GLI OSPEDALI AGGIRANO LE REGOLE U.E

“Turni mascherati da reperibilità, trucchetti per spezzare i riposi…… escamotage trovati dalle aziende a corto di personale….. La legge è stata disattesa nel 55% degli ospedali intervistati nel Rapporto a cura della federazione delle aziende sanitarie Fiaso e del Cergas Bocconi.

E’ la denuncia di Carlo Palermo, Vice-Segretario Vicario ANAAO ASSOMED, che a “Doctor 33” spiega  che le aziende alle prese con il mancato turnover e con l’uscita di 9 mila medici in 7 anni (dal 2010 al 2016) hanno applicato almeno tre "escamotage" che rischiano di diventare ricorrenti nei prossimi 4 anni, nei quali si stima usciranno dal mondo del lavoro 30 mila camici sugli attuali 90-100 mila.


Il primo è il ritorno alla vecchia formula del mattino-notte che intacca le 11 ore di riposo di legge: il medico stacca a fine mattinata, riposa poche ore, rientra per la notte e fa il turno e poi recupera il giorno dopo.


Il  secondo è la "stimbratura fittizia": il medico smonta dalla notte e timbra ma resta in servizio nelle ore del mattino, non per l’attività clinica bensì per quella burocratica (lavoro di gestione, lettere di dimissione) che non comporta particolari responsabilità cliniche.


Terza modalità: il riposo-spezzatino che fa perno su una disposizione della legge 133/2008 unica in Europa (e da far valutare alla Corte di Giustizia di Strasburgo) secondo cui la continuità del riposo può essere modificata da regimi di reperibilità: il medico può essere chiamato per due ore interrompendo il riposo e poi staccare. In questo modo, le 11 ore di cui doveva fruire continuativamente a partire dalla chiusura della chiamata in reperibilità vengono ricalcolate in funzione dei riposi precedenti o successivi.

INTERVISTA A C.PALERMO, ViceSegretario vicario ANAAO ASSOMED, su DOCTOR 33
Vedi anche Sondaggio ANAAO Lombardia pubblicato in “Documenti”
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