LEGGE DI BILANCIO:

IL GOVERNO VUOLE FAR SALTARE IL RINNOVO DEI CONTRATTI DI MEDICI E DIRIGENTI?

Incredibile e incostituzionale la norma inserita nella legge di bilancio (art.1 comma 687)  rischia di paralizzare per molti mesi i rinnovi contrattuali di oltre 150.000 dirigenti del Ssn e degli Enti locali. Con un emendamento alla legge di bilancio dell’ultima ora, inserito nel maxi emendamento e non passato al vaglio di ammissibilità per mancanza di tempo, è diventata legge una norma che stravolge l’accordo quadro sui rinnovi dei contratti e rischia di far saltare per molti mesi l’iter per il rinnovo dei contratti di lavoro, peraltro fermi da dieci anni, dei dirigenti medici sanitari e amministrativi del Servizio sanitario nazionale e degli Enti locali. 

Il Comma 687. La dirigenza amministrativa, professionale e tecnica del Servizio sanitario nazionale, in considerazione della mancata attuazione nei termini previsti della delega di cui all’articolo 11, comma 1, lettera b), della legge 7 agosto 2015, n. 124, rimane nei ruoli del personale del Servizio sanitario nazionale. Con apposito accordo, ai sensi dell’articolo 40, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, tra l’Agenzia per la rappresentanza negoziale della pubblica amministrazione (ARAN) e le Confederazioni sindacali si provvede alla modifica del contratto collettivo quadro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale (2016-2018) del 13 luglio 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 170 del 22 luglio 2016.


IL COMUNICATO COSMED (Confederazione sindacale dei medici e dirigenti)

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