Comunicato di Palazzo Chigi
Approvati i decreti legislativi contenenti disposizioni di attuazione della riforma della pubblica amministrazione (legge 7 agosto 2015, n. 124):
· progressivo superamento della “dotazione organica” come limite alle assunzioni, fermi restando i limiti di spesa, attraverso il nuovo strumento del “Piano triennale dei fabbisogni”
· definizione di obiettivi di contenimento delle assunzioni differenziati in base agli effettivi fabbisogni,
· rilevazione delle competenze dei lavoratori pubblici
· previsione di un sistema informativo nazionale volto ad orientare la
programmazione delle assunzioni;
· norme in materia di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti
· aggiornamento delle procedure e ottimale utilizzazione delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, anche nei rapporti con i destinatari
dell’azione amministrativa;
· procedure concorsuali pubbliche con meccanismi di valutazione finalizzati a
valorizzare l’esperienza professionale acquisita da coloro che hanno avuto rapporti di lavoro flessibile con le amministrazioni pubbliche, con esclusione, in ogni caso, dei servizi prestati presso uffici di diretta collaborazione degli organi politici e
ferma restando, comunque, la garanzia di un adeguato accesso dall’esterno;
· possibilità di svolgimento dei concorsi in forma centralizzata o aggregata e la
previsione dell’accertamento della conoscenza della lingua inglese e di altre lingue,
quale requisito di partecipazione al concorso o titolo di merito valutabile dalle
commissioni giudicatrici, e la valorizzazione del titolo di dottore di ricerca;
· disciplina delle forme di lavoro flessibile al fine di prevenire il precariato
· divieto per le pubbliche amministrazioni di stipulare contratti di collaborazione
· introduzione di specifiche procedure per l’assunzione a tempo indeterminato di
personale in possesso dei requisiti;
· integrazione nell’ambiente di lavoro delle persone con disabilità attraverso
l’istituzione di una Consulta nazionale composta da rappresentanti delle
amministrazioni pubbliche centrali e territoriali e nomina, da parte delle
amministrazioni con più di 200 dipendenti, di un responsabile dei processi di
inserimento;
· definizione delle materie escluse dalla contrattazione integrativa, anche al fine di
assicurare la semplificazione amministrativa, la valorizzazione del merito e la
parità di trattamento tra categorie omogenee, nonché di accelerare le procedure
negoziali;
· riorganizzazione delle funzioni di accertamento medico legale in caso di assenze
per malattia, con l’attribuzione all’I.N.P.S. delle relative competenze;
· razionalizzazione e integrazione dei sistemi di valutazione
· sviluppo di sistemi di misurazione dei risultati raggiunti dall’organizzazione e dai
singoli dipendenti.