TEMPI D’ATTESA PER LE PRESTAZIONI DI SPECIALISTICA AMBULATORIALE

STATO DI ATTUAZIONE DELLE POLITICHE REGIONALI ED INDIRIZZI DI SISTEMA PER IL CONTENIMENTO DEI TEMPI DI ATTESA

La D.G.R. 7766 17/1/2018 individua le modalità per affrontare le cause determinanti del fenomeno delle liste d’attesa:   governo della domanda di prestazioni, governo dell’offerta di assistenza e sistemi di prenotazione ed erogazione delle prestazioni. L’appropriatezza è il presupposto indispensabile. 

1. Sistemi di prioritarizzazione e governo della domanda attraverso misure di verifica della appropriatezza prescrittiva (sviluppo applicativo dei PDTA che meglio garantiscono l’appropriatezza prescrittiva:

  • U= URGENTE (nel più breve tempo possibile o, se differibile, entro 72 ore; da riservare ai casi gravi in cui vi può essere un reale rischio per la vita del paziente. Non sarà più necessaria l’apposizione da parte del Medico Prescrittore del "Bollino Verde" in aderenza a quanto già definito dal Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa per il triennio 2010-2012 tutt’ora vigente.
  • B= ENTRO 10 GG (breve attesa fino ad un massimo di 10 giorni)
  • D= ENTRO 30 GG (visite) ENTRO 60 GG (prestazioni strumentali
  • P= PROGRAMMABILE 


2. Sistemi di prioritarizzazione e governo della domanda attraverso misure di verifica
della appropriatezza prescrittiva

3. Presa in carico del paziente cronico

4. Unificazione delle agende e gestione trasparente dei sistemi di prenotazione

5. Negoziazione di contratti di specialistica ambulatoriale

6. Organizzazione aziendale e identificazione di un Responsabile Unico Aziendale

7. Interventi in tema di risorse umane: assunzioni di personale, ricorso alle prestazioni dei medici specialisti ambulatoriali convenzionati (c.d. Sumaisti) nell’ottica di un ampliamento dell’offerta di prestazioni, Area a pagamento, Libera professione intramuraria.

E’ utile ricordare che il ricorso alla libera professione intramoenia sia conseguente

alla libera scelta del cittadino-utente e non alla carenza dell’organizzazione dei servizi resi nell’ambito dell’attività istituzionale. 

Ed inoltre l’art 1,comma 4,lett.c del DL158/2012 prevede che le Aziende e gli Enti del SSN trattengano sulle tariffe per le prestazioni in libera professione intramoenia, quale ulteriore quota oltre a quella già prevista dalla vigente disciplina contrattuale, una somma pari al 5% del compenso del libero professionista, vincolandola ad interventi di prevenzione o volti alla riduzione delle liste di attesa.

D.G.R. 7766 del 17/1/2018

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