Sollevata la questione dinnanzi alla Corte Costituzionale
Nelle intenzioni dell’Associazione, (confermate dalle motivazioni della Corte dei Conti sopra descritte) non si trattava di tutelare i pensionati con trattamenti superiori a 100.000 euro lordi ma di difendere principi e diritti fondamentali di tutti i pensionati presenti e futuri, ritenendo incivile ed altresì eversivo emanare leggi retroattive.
Penalizzare le pensioni dopo che sono state liquidate determina infatti solo incertezza e sfiducia nel sistema previdenziale.
Del resto abbiamo sostenuto che i pensionati hanno sempre pagato e vogliono “indietro per quanto hanno pagato” secondo le leggi vigenti nel rispetto dei diritti acquisiti