Rapporto Osservasalute 2015

Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane.


  • L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane monitora, dal 2003, lo stato di salute della popolazione italiana e l’impatto dei determinanti organizzativi e gestionali su cui si fondano, ad oggi, i Servizi Sanitari Regionali

  • Il Rapporto è suddiviso in due parti: la prima è dedicata a tematiche riguardanti la salute ed i bisogni della popolazione e la seconda ai Sistemi Sanitari Regionali ed alla qualità dei servizi offerti

  • I dati analizzati nel Rapporto Osservasalute 2015, analogamente agli anni passati, evidenziano come lo stato di salute degli italiani sia complessivamente buono. Gli effetti del processo di invecchiamento continuano a manifestarsi e questo ha riflessi sul numero di malati cronici e, in generale, sui bisogni di salute che si traducono poi in domanda di assistenza.  Per la prima volta negli ultimi 10 anni  la speranza di vita alla nascita arretra, con un decremento di 0,2 punti per gli uomini (80,1) e 0,3 per le donne (84,7


Assistenza ospedaliera


  • La struttura dell’offerta è stata valutata tramite l’analisi della dotazione regionale dei Posti Letto (PL) ospedalieri per tipologia di attività e regime di ricovero. I dati, relativi al 1 gennaio 2014, hanno rilevato una dotazione di 3,63 PL (per 1.000 residenti), di cui 3,04 (per 1.000) per acuti, 0,15 (per 1.000) per lungodegenza e 0,43 (per 1.000) per riabilitazione. La dotazione di PL per acuti è composta da 2,68 PL (per 1.000) dedicati al ricovero ordinario e 0,36 PL (per 1.000) al ricovero diurno.


  • La dotazione di PL complessiva ha subito un lieve calo rispetto al 3,74 per 1.000 del 2013 ed ha raggiunto un valore inferiore all’obiettivo normativo di 3,70 PL per 1.000. Tale riduzione ha interessato quasi esclusivamente la componente per acuti che è passata dal 3,15 (per 1.000) del 2013 al 3,04 per 1.000 del 2014. I PL dedicati alla componente post-acuzie, lungodegenza e riabilitazione, si attesta sul valore di 0,58 PL per 1.000 e si conferma leggermente sottodimensionata rispetto all’obiettivo normativo dello 0,70 per 1.000.


Assistenza territoriale


  • A livello nazionale, nel corso del 2013, sono stati assistiti, complessivamente, al proprio domicilio 732.780 pazienti. Il numero di pazienti trattati in ADI è in continua crescita, attestandosi ad un valore pari a 1.217 casi (per 100.000), con un incremento del 14,17% rispetto al 2012. Permane, dal confronto con gli anni precedenti, una notevole variabilità regionale, si va, infatti, da un tasso minimo di 146 persone (per 100.000) che hanno iniziato il trattamento di Assistenza Domiciliare Integrata della PAdi Bolzano ad un valore massimo di 2.850 (per 100.000) dell’Emilia-Romagna, cui seguono Toscana e Friuli Venezia Giulia (2.834 e 2.182 per 100.000, rispettivamente).

  • Il numero di anziani trattati in ADI riferito alla stessa popolazione anziana residente mostra la consueta variabilità regionale, si passa, difatti, da 3,3 casi (per 1.000) nella Valle d’Aosta a 111,4 (per 1.000) casi in Toscana

Download del Rapporto

Rapporto Osservasalute 2015

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