Atto di indirizzo e rinnovo contrattuale

G. Rivellini Consigliere Nazionale ANAAO (Lombardia) su Quotidiano Sanità descrive i nuovi scenari

“…..….. La sanità necessita di dirigenza applicata ai processi clinici e di dirigenza applicata alla gestione delle risorse e dei contesti organizzativi………. “


“……. disegnare nuove carriere professionali in parallelo a quelle gestionali…….”


Inoltre:

1.            Rivedere il pensiero unico secondo il quale razionalizzare accorpando gli Enti deve obbligatoriamente tradursi nella soppressione di unità operative, senza chiusura / riconversione dei presidi ospedalieri che non assicurano efficacia e sicurezza per pazienti ed operatori sanitari;

2.            Stabilire criteri generali semplici, ma cogenti, circa un appropriato rapporto di governance tra UOC e SS, che possa tradursi nell’effettiva autonomia gestionale delle strutture semplici, in termini di budget, di personale assegnato e di incidenza sui processi valutativi di cui assume la titolarità il responsabile della SS medesima;

3.            Attuare il principio fondante il Patto per la Salute per il quale tutti i risparmi generati dalla riduzione degli incarichi di struttura, ma anche del complessivo turn over (RIA) vanno finalizzati all’interno delle aziende per una riforma complessiva del sistema di conferimento e valutazione degli incarichi, secondo criteri di trasparenza, valorizzazione dell’esperienza, casistica trattata;

4.            Attuare una periodicità valutativa costante, svincolata dalla durata degli incarichi, finalizzata alla certificazione di sviluppo professionale continuo, quale presupposto delle carriere, professionali e/o gestionali, comunque soggetta a riconoscimento economico, fisso e ricorrente;

5             Cogliere finalmente l’opportunità della unica Area contrattuale della dirigenza sanitaria per cominciare a scrivere le regole del gioco di un nuovo patto di collaborazione tra le diverse professioni, senza paura di ammettere che sullo stesso posto letto si giocano competenze professionali specifiche ed autonome. Certo, autonomia, ma questa non autorizza confusioni di ruolo e frammentazione degli interventi, potenzialmente dietro l’angolo nei contesti aziendali governati con la proliferazione di posizioni dirigenziali e di coordinamento nella gestione del personale sanitario che ruota intorno a quel posto letto, oppure intorno alla sala operatoria oppure intorno alla presa in carico del paziente fragile nei processi di integrazione socio sanitaria (cronicità e salute mentale).

da quotidianosanità.it

Atto di indirizzo e rinnovo contrattuale

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